In quest’ultima settimana ho vuotato casa della mia nonna.
Sebbene sia mancata da qualche tempo chiudere e vuotare per sempre la sua casa è stato un vero taglio. Una grande fatica ma anche, ora capisco, un dono.
Un taglio necessario, perché la vita va avanti e non si può restare attaccati al passato.
Fino a che c’era la sua casa, con tutte le sue cose, lei era ancora un po’ con noi. Ora che la casa non c’è più: le tazzine dove prendevamo il caffè, la statuina di Palmizia ad accoglierti con le cartoline poggiate, la cucina arancione, il cesto del cucito, le seggioline da mungitura dove ci sedevamo da bambini, la macchina da cucire, la nonna è davvero partita per sempre.
Lettere, foto, giornali, tantissimi libri. Documenti e contabilità, scritti, stoffe e pizzi. Una vita intera e mille storie dentro quella casa. Storie di mia nonna, della nostra famiglia, storie di persone che nemmeno ho conosciuto. Storie della nostra città e della storia d’Italia.
E’ stato un grande dono perché per alcune ore sono stata ancora un po’ con lei.
Ciao nonna.