Terza settimana, quando il crowdfunding lascia spazio alla fantasia! Dopo aver impostato e pianificato, calcolato e contatto, scritto e catalogato, lasciamo spazio alla fantasia e alla creatività.
i due post delle scorse settimane.
Ora la parte più ludica e divertente della campagna. Il video e le ricompense
Il video di una campagna di crowdfunding è senza dubbio lo strumento di presentazione e promozione più importante a vostra disposizione. La maggior parte delle persone dedica al massimo 30 secondi di attenzione alla campagna, cominciando a guardare il video e decidendo così se proseguire nella lettura del progetto e delle ricompense. Il video non deve essere obbligatoriamente professionale: l’importante è che sia comunicativo, breve, semplice e che illustri con chiarezza l’obiettivo della campagna.
CONSIGLIO La maggior parte delle persone decide se continuare a guardare il video in base a quello che vede nei primi 10 secondi: tagliate tutte le introduzioni e cercate di colpire gli utenti fin dal primo istante, lasciando alla fine tutti i dettagli.
La descrizione della campagna
Descrivete il progetto con precisione e leggerezza. Non siate noiosi e pedanti: immaginate di raccontare una storia. Per essere credibile dovrà essere chiara e trasparente: spiegate le caratteristiche e i risultati che volete raggiungere, come utilizzerete i fondi raccolti e cosa offrirete in cambio ai sostenitori, specificando ogni dettaglio utile a convincere un utente a finanziarvi.
CONSIGLIO Siate sinceri e schietti sempre, solo così potrete coinvolgere le persone, e le persone vogliono sentirsi parte di un’idea.
Le ricompense
Se il video aggancia e la descrizione del progetto spiega ogni dettaglio, le ricompense servono a convincerlo a contribuire e ad aumentare (di molto) la donazione. Le campagne che non prevedono ricompense, infatti, ricevono una donazione media di 5-10 euro, mentre quelle con ricompense utili e accattivanti raccolgono anche 80-100 euro per utente.
Qui un bell’articolo che illustra le tre qualità che devono avere le ricompense: semplicità, coinvolgimento ed economicità
MO. MA. MARKET
Ecco un bellissimo esempio di una campagna vincente che ha saputo coniugare tre aspetti fondamentali: un progetto solido e concreto, un video accattivante e semplice e ricompense wow.
Un progetto che parla di attenzione all’ambiente, economia solidale, condivisione, con una forte call to action. Vuoi i prodotti a km 0, certificati, buoni e sicuri? Allora devi investirci anche tu!
Super le ricompense: 50 € o più Buono spesa di 40 euro (utilizzabile in 4 spese) + shopper bio/fair trade
Non stupisce che abbiano completato la raccolta.
I donatori e l’arte di saper chiedere
Eppure, non tutti sanno chiedere. E chiedere non è per nulla facile. Allora, iniziate a chiamare a raccolta le persone: fate un elenco dettagliato dei possibili donatori, chiamateli, chiedete, raccontate. Create una comunità di persone attorno al progetto: amici, supporter, partner, utenti. E ancora: contattate i giornalisti e gli influencer del settore di riferimento che potranno renderlo virale, o semplicemente chi è interessato a richiedere una specifica ricompensa.
Poi certo, ci sono i fuoriclasse, come Amanda Palmer, autrice di un crowdfunding musicale che ha battuto tutti i record e speaker in un Ted Talk (l’Arte di saper chiedere) e che ricorda che il crowdfunding non è un modo per raccogliere fondi, ma un modo per consentire agli altri di partecipare al vostro progetto.
La prossima settimana parlerò di
Aspetti amministrativi
Eventi e Ufficio Stampa
Pronti via: i social e lo storytelling
I ringraziamenti
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