Da qualche mese non riesco più ad aggiornare il mio blog.
Prima c’è stata la primavera, frizzantina e luminosa.
Poi l’estate, le vacanze, la vita fuori.
Poi è arrivato settembre e chissà perché tutto è partito con l’acceleratore inserito.
Sarà lo smatworking, la ripresa dopo la Pandemia, l’euforia della ripartenza o il timore che si richiuda nuovamente tutto… sarà, sarà, sarà… ma il tempo non basta mai.
Il mese prossimo avrò più tempo, il mese prossimo scriverò, la prossima settimana chiudo quel lavoro, finisco quel testo, abbandono quel progetto e scrivo un post, un articolo, un’intervista…
Non è andata proprio così.
Intanto
- ho partecipato a una campagna elettorale
- ho compiuto 50 anni
- ho iniziato a fare la nonna ogni settimana
- ho riiniziato a lavorare in trasferta
- ho visto i figli partire
- mi sono ammalata due volte
- ho mangiato la bagna cauda
- ho iniziato a giocare a Padel
- ho scritto 6 newsletter
- ho letto 12 libri
- ho camminato lungo il Po la mattina presto con Anna
- ho continuato a guardare case sui siti immobiliari
- sono andata a fare due chiacchiere con un’amica psicologa per capire se davvero voglio fare la contadina
E dopo aver messo in fila tutte queste cose, posso dire che forse ancora non è giunto il momento di andare a zappare, ma quello di mettere dei paletti sì.
Ecco i miei paletti di fine 2021
- staccare il telefono la sera, dopo cena
- niente whattapp dalle 9,30 alle 7,30 del mattino
- meno serie tv e più pagine di libri
- ricominciare a invitare gli amici a cena
- andare a prendere il caffè con un’amica
- andare a trovare di più mia nonna, che ha 101 anni
- andare da Agata (mia nipote) tutte le volte che me lo chiedono. Stare con i bambini è terapeutico
- imparare a dire No a quei lavori che non mi convincono
- riprendere a raccogliere storie
Non so se riuscirò in tutto, forse sì, forse no. Sicuramente aver messo nero su bianco qualche idea, in una lista, come insegna Simona Sciancalepore, aiuta.
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