La buona scrittura, come la musica, è equilibrio, armonia, ed essenzialità
Scrivere è come suonare, o camminare in montagna.
Qualche anno fa girava in rete la bellissima app, appena aggiornata, (disponibile solo su dispositivi Apple) che includeva quattro diverse performance della Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven, dirette da altrettanti direttori d’orchestra (Ferenc Fricsay, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein e John Eliot Gardiner). La App permetteva non solo l’ascolto ma anche il confronto delle diverse versioni, qui il link al video che illustra questo bellissimo progetto e che aiuta a far comprendere, anche ai non esperti di musica classica, come la lettura e interpretazione di un testo musicale possa cambiare diametralmente a seconda della direzione che gli si dà.
Bene, la scrittura di un testo, sia esso un articolo, una brochure, un’intervista, può prendere direzioni diverse a seconda del tono o della lunghezza delle frasi, degli aggettivi utilizzati, della punteggiatura, dell’interpretazione che le si vuole e le si deve imporre. Le variabili sono infinite ed è bello scrivere proprio per questo. Perché si può giocare, limare, colorare, correggere, montare e smontare.
Scrivere è un’arte, per molti, non per tutti. Seguendo alcune semplici regole si possono però scrivere testi puliti, scorrevoli e chiari.
Ecco 5 consigli pratici
#1 Prepara una scaletta
Preparati i punti da scrivere, come quando andavi a scuola. Avere una scaletta ti aiuterà a non dimenticare nulla e a non ripetere, in un valzer tortuoso, sempre le stesse idee, dimenticandone altre.
#2 Usa le parole come fossero colori
La scrittura come musica
L’italiano ci regala termini che hanno sfumature diverse: sostantivi, aggettivi, sinonimi che aiutano a non ripetere la stessa parola. Usali. Il termine fare ha mille declinazioni, scegliamo quello che meglio si adatta alla frase che stiamo scrivendo. Tieni accanto al pc un dizionario dei sinonimi o, ancor più facile, schiaccia il tasto destro del mouse e cerca i sinonimi della parola che non vuoi ripetere. Ecco, per esempio, quelli della parola dare (restituire, ridare, riconsegnare, rendere, porgere, regalare, donare, consegnare).
#5 L’inglese è figo, tutti devono conoscerlo, ma perché non usare l’italiano?
In un divertente e scanzonato articolo uscito sul Corriere della Sera qualche mese fa dal titolo “Outfit, fashionista, wannabe: salvate l’italiano dal linguaggio della moda” si parla proprio di questo.
Ma non è solo la moda a strizzare l’occhio in maniera ossessiva all’inglese. Bene. Se ci sono parole che possono essere scritte in italiano perché utilizzare un’altra lingua? Coccola l’Italiano, tienilo stretto, amalo come un figlio e permettigli di aiutarti a esprimere tutto ciò che vuoi.
#4 Rileggi e pulisci

Dopo aver scritto il testo di getto rileggilo e correggilo. Controlla la punteggiatura, la lunghezza delle frasi, il senso dei contenuti. Poi lascialo decantare. Dopo qualche ora rileggilo e inizia a limarlo. Togli quell’aggettivo che è di troppo, quell’articolo che inceppa solo la lettura e non aggiunge nulla.
Ecco un piccolo esempio preso dal testo sopra
Questa la frase da cui sono partita
Preparati i punti da scrivere, come quando andavi a scuola. Avere una scaletta ti aiuterà a essere sicuro di scrivere tutto ciò che vuoi, senza dimenticare nulla e a non ripetere, in un valzer tortuoso, sempre le stesse idee dimenticandone altre.
Questa la frase dopo la limatura
Preparati i punti da scrivere, come quando andavi a scuola. Avere una scaletta ti aiuterà a non dimenticare nulla e a non ripetere, in un valzer tortuoso, sempre le stesse idee, dimenticandone altre.
La differenza è minima, sono poche le parole che ho tolto, parole che non aggiungevano alcun valore al mio testo. Lo appesantivano solamente.
#5 Infine, cammina sul tuo testo
Scrivere è come camminare in montagna

Camminando in montagna ti sarà capitato di attraversare un torrente. Avrai fatto attenzione affinché i sassi su cui poggiavi il piede fossero stabili. Un testo è come un ruscello da attraversare. Per andare da una parte all’altra del testo, dall’inizio alla fine, ci sono parole, frasi, periodi. Quando scrivi fai in modo che quelle parole siano stabili, che permettano al lettore di passare dall’altra parte senza fatica. E trovare il giusto ritmo di lettura. Nel cammino sul torrente su un sasso bisognerà allungare il passo, sull’altro fare un piccolo salto. Anche il tuo testo dovrà avere il giusto ritmo, solo così sarà un piacere leggerlo e attraversarlo.
Come un torrente di montagna.
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