Enrico Gentina è tutto e il contrario di tutto. Attore, regista, formatore, ideatore di percorsi teatrali, storyteller, è una carica di umanità sotto una folta barba che compensa, forse, la mancanza di capelli. Uno, nessuno e centomila: Enrico è l’uomo dei progetti, dei racconti, degli spettacoli.
Enrico Gentina e il Ted
Sul suo sito di sé scrive: “Sono nato a Torino in pieno secolo scorso, da famiglia meticcia in tempi inusuali (nonni materni siciliani di Tunisi da tre generazioni portati nel canavese dalla guerra e dalla Fiat, la parte paterna solidamente canavesana e astigiana). Cresciuto, anche troppo, a cus cus, anciue al vert e past’ed melia, figlio unico di genitori mai litiganti e amanti della cucina, tradizionali ma sperimentatori.
Intorno alla bocca naturalmente si è sviluppato il mio mondo. Il mio lavoro e la mia passione non potevano che essere “orali”: parlo, racconto storie e le metto in scena, conduco laboratori e sto in troppi progetti.
Incontro tante persone, l’ho sempre fatto e mi è sempre piaciuto, parecchio. Il pretesto è sempre stato il teatro (qualcuno dice sociale, qualcuno dice di animazione, qualcuno dice di comunità, io non so, lo faccio dal 1989 e sto continuando a scoprirlo).
Enrico è curatore di Tedx Torino: associazione no profit nata nella mitica Silycon Valley per condividere idee di valore attraverso chiacchierate di una manciata di minuti, non più di venti.
Ecco cosa ci ha raccontato di sé, del suo lavoro con il teatro, e della nuova avventura in Tedx Torino.
Come è iniziata la tua storia con il teatro?
Quasi per caso, devo ammettere. Ho seguito un laboratorio teatrale con Claudio Montagna, ho visto che mi piaceva, mi veniva bene, mi appassionava. Qualche anno dopo l’ho rincontrato e lui mi ha proposto di insegnarmi il mestiere, tenere laboratori teatrali nelle scuole e poi mi ha passato molti lavori. Era l’epoca d’oro del teatro d’animazione nelle scuole, e lavoro ce n’era parecchio. E voilà, mi sono trovato a fare il mattatore.
Cosa ti ha insegnato il teatro?
Mi ha insegnato a piacermi e a insegnare alle persone a piacersi. Perché per stare sul palco bisogna scendere a patti con se stessi, trovare i propri punti di forza, che ti permettano di essere bello, anzi meraviglioso. Di accettarti, anzi di più, di piacerti, per piacere così agli altri.
Raccontaci invece della tua avventura in TEDx Torino?
Partiamo dall’inizio, TED è un’organizzazione no-profit il cui obiettivo è diffondere idee di valore attraverso il motto «Ideas Worth Spreading» “Idee che meritano di essere diffuse”. La prima conferenza TED del 1984, nella Silicon Valley, fu sulla tecnologia, l’intrattenimento e il design. Poi i TED Talcks si sono sparsi ai quattro angoli del globo. Oggi le conferenze TED trattano una grandissima varietà di argomenti: dalla scienza, al business, alle tematiche globali, in più di 113 lingue. Gli appuntamenti TEDx sono invece eventi indipendenti a marchio TED che le associazioni locali, le città , possono organizzare. E veniamo a noi, a maggio c’è stata una call lanciata da Elisa Vola per cercare responsabili per l’evento di Torino: http://www.tedxtorino.com/. Mi sono candidato e voilà, sono curatore e direttore artistico di questo folle e bellissimo progetto. Che ha visto al sua “prima volta” lo scorso 29 gennaio con un titolo eccezionale: “This must be the place“.
Perché folle?
Perché TED raccontato a voce a chi non ne conosce le origini, a chi non sa che è nato nella Silycon Valley e cosa porta con sè pare un’avventura anacronistica. Venti persone che si ritrovano per parlare di sé, dei proprio progetti, lavori, sogni, avventure. E invece…. E’ un progetto bellissimo, di un ottimismo spiazzante: si mettono insieme venti persone di settori differentissimi, che in cinque al massimo dieci minuti parlano di un aspetto di sé, del proprio lavoro, della propria vita. Prima debitamente formati e guidati da un team di coach. E’ la forza delle parole, del racconto allo stato puro. E poi agli eventi TED c’è un’atmosfera unica. Insomma, è stata un’esperienza unica che sicuramente replicheremo.
Cosa è successo?
E’ stato emozionante, faticosissimo, entusiasmante. Ci ha stupito chi non credevamo ci avrebbe stupito, ci ha commosso chi non credevamo ci avrebbe commosso e forse da chi ci aspettavamo di più è arrivato un po’ meno. Per ogni persona sarà stato diverso. Abbiamo avuto ospiti pazzeschi: da Luca Iaccarino a Mauro Berruto, da Florinda Saieva a Christian Greco, da Rosy Sinicropi a Federico Sirianni, da Guido Avigdor a Miguel Angel Belletti. Al netto di tutto ci siamo commossi, abbiamo riso, abbiamo pianto e soprattutto, sono sicuro, ne siamo usciti cambiati.
Per informazioni sugli speakers: http://www.tedxtorino.com/